lunedì 1 luglio 2013

che "genere" di antispecismo? incontro con Annamaria Rivera e Barbara X

sabato 6 luglio, al Queer Veggie Pride (cortile cgil, via crociferi, catania), alle 20,45, l'attesissimo confronto con Annamaria Rivera e Barbara X su genere e antispecismo.

BARBARA X al queer veggie pride














Barbara X, con i suoi bellissimi libri D.I.Y. Resistance, è stata la madrina dello scorso Queer Veggie Pride, ecco cosa scrive sul blog ecovegfemminista del collettivo Anguane:
"sabato 6 luglio, nel cortile della camera del lavoro di via Crociferi, a Catania, avrà luogo la seconda edizione del Queer Veggie Pride, la gaia festa dell’ibridità.
Nelle settimane che precedono l’evento, tante sono le iniziative che si susseguono nella meravigliosa città siciliana, iniziative volte a costruire mattone dopo mattone l’edificio del rispetto e della coscienza.
Non dovrebbero esistere 'corpi estranei' nella nostra società: ma esistono purtroppo corpi sfruttati, corpi e vite considerati inferiori, a causa della schiavitù (spesso inconsapevole) a un aberrante condizionamento culturale imposto da questo sistema capitalista e specista.
Il fascismo di oggi si chiama mercato, consumo, disprezzo per i libri, e i comunicati radiofonici del Ventennio sono oggi sostituiti dalla delittuosa stupidità della televisione, dai messaggi pubblicitari che mettono in ginocchio menti e coscienze, azzerando le differenze, le individualità.
In un simile contesto, tutto diventa merce, anche la vita: la vita degli esseri umani e quella degli animali non umani.
Sicché, iniziative come il Queer Veggie Pride sono un po’ come una crepa nell’indifferente muro d’odio innalzato da questo sistema. Sempre più realtà decidono dunque di condurre le proprie battaglie per i diritti includendovi quella per i diritti degli ultimi fra gli ultimi, cioè gli animali, il cui massacro al servizio di un capriccio alimentare terribile e senza senso ha numeri impressionanti, e va drammaticamente a pesare anche sulle vite di quegli esseri umani che non hanno avuto in sorte di nascere nel 'civile' occidente, oltreché sull’ambiente. '
Killing is our business and business is good': questa era la scritta che appariva all’ingresso di una base USA ai tempi della guerra del Vietnam. E quanto a raccapriccio non ha nulla da invidiare alla tristemente famosa 'Arbeit macht frei' del campo di Auschwitz. E’ evidente che nella società umana vi sono logiche di dominio, perversione e morte completamente estranee a tutti quei cuori coraggiosi che tutti i giorni si battono per davvero per i diritti di tutti e tutte.
Le compagne e i compagni di IbrideVoci Catania, con il Queer Veggie Pride intendono altresì lanciare un poderoso messaggio sul fronte dei diritti delle persone queer, lesbiche, gay, transgender: abbattere le barriere di genere ed eteronormatività imposte dal sistema è di per sé una grande forma d’amore. Amore per la libertà.
A Catania, nella giornata del 6 luglio, si susseguiranno numerose iniziative, dallo spazio dedicato allo yoga al laboratorio teatrale, dalla musica a un dibattito con Annamaria Rivera e con me, Barbara X. Saremo chiamate a confrontarci sull’antispecismo, ciascuna portando la propria esperienza, le proprie idee, ma sempre tenendo d’occhio la connessione fra le battaglie per i diritti.
Anche quest’anno i miei libri voleranno con me a Catania, e come nella scorsa edizione avrò modo di parlarne con le amiche e gli amici che vorranno conoscerli.
Per concludere, faccio mie le parole tratte dal documento politico di IbrideVoci e Città Futura, parole che sottoscrivo dalla prima all’ultima:
'Viviamo in una società attraversata da una paura strisciante di ogni altro essere vivente, di ogni forma di alterità e differenza, ed in cui le perverse strategie del dominio capitalista si intrecciano drammaticamente con razzismo e xenofobia, sessismo, omo/transfobia, specismo e violenza diffusa. Alla violenza della parola e delle pratiche dominanti vogliamo opporre l’alterità delle nostre soggettività desideranti e l’irriducibilità dei nostri corpi, contro le logiche perverse di un capitalismo che trasforma ogni corpo in merce, come accade a centinaia di donne e uomini migranti, deportati e privati di ogni dignità umana, e come accade con i corpi degli animali non umani, sfruttati, deanimalizzati e reificati, trasformati dal mercato globale in prodotto di consumo senza identità.'."

ANNAMARIA RIVERA al circolo città futura








Annamaria Rivera, scrittrice e antropologa, firma autorevole de "il manifesto" e di "micromega", attivista antirazzista e antispecista, ha presentato negli anni scorsi al circolo città futura i suoi libri,  ecco cosa scrive su questa esperienza in un'intervista contenuta nell'ultimo libro di Lorenzo Guadagnucci, Restiamo Animali:

“In questo paese, in generale, la riflessione e la pratica del rispetto delle diversità e delle minoranze è debole, molto debole. Certo ci sono alcune eccezioni straordinarie, alcune nicchie disseminate, e a queste bisogna aggrapparsi. Mi è capitato di recente di essere invitata a presentare i miei libri a Catania,  da un circolo che si chiama ‘Città Futura’, dove ho incontrato persone con un senso dell’ospitalità e della solidarietà quasi commoventi. […] Le due volte in cui sono stata invitata da loro a presentare prima il romanzetto, poi La Bella, la Bestia e l’Umano,  le serate si sono concluse con un momento conviviale e una cena, preparata da loro, rigorosamente vegana. Voglio dire che esistono delle enclave, con la loro sorprendente diversità e coerenza: è la dimostrazione concreta che si potrebbe praticare un altro modo di essere sinistra”.